Una volta che le palline saranno raddoppiate di volume, mettere della farina sulla spianatoia e stenderle con il mattarello, in modo da creare un disco di 2-3 millimetri di spessore. Mettere un cucchiaio di ragù al centro di ogni disco e chiudere i lembi esterni, portandoli verso il centro e stringendoli bene, in modo da far attaccare la pasta. Fare attenzione a non far fuoriuscire il sugo, altrimenti la pasta non si attaccherà.
Dal pezzetto che sarebbe servito per fare il “tuppo” alle rizzuole, ricavarne tante piccole palline, che andranno situate al centro di ogni pagnottella ripiena, dopo averla bagnata appena nel punto dove andrà posizionata e pressata un po’ per farla aderire meglio.
Far lievitare per un’altra mezz’ora. Mettere un tegame con l’olio sul fuoco e farlo scaldare, ma non eccessivamente, altrimenti le rizzuole cuoceranno subito esternamente e rimarranno crude all’interno. In un piatto, sbattere l’uovo, Prendere con delicatezza la rizzuola e poggiarla su una mano. Spennellarla con l’uovo e cospargerla di pangrattato. Adagiarla con cautela nell’olio caldo e lasciarla cuocere fino a doratura. Prelevarla con una schiumarola e metterla a scolare dell’olio in eccesso su di un foglio di carta assorbente. Continuare così anche con le altre.
Le Rizzuole siciliane fritte vanno gustate calde o tiepide. Eventualmente si possono riscaldare in forno per qualche minuto per far sì che riacquistino tutta la loro morbidezza. Buon appetito!